era intorno agli anni '70 quando conobbi il professor Lucio Zaniboni.
tutti e due insegnavamo alla scuola serale "Achille Grandi " a Lecco.
parlando, negli intervalli, come si usa di solito, scoprii che oltre ad insegnare scriveva poesie e raconti.
vedendomi interessato alla cosa, mi invitò a Milano alla presentazione di un suo nuovo volume di poesie:
"Una corolla di Sole" , con illustrazioni di C. Saccardi.
volume che mi regalò nell'occasione ( con dedica sua e di Saccardi). L'ho ritrovato facendo ordine cercando materiale inservibile, conservato per il solito "non si sà mai...." e che si finisce per buttare perchè il giorno del suo utilizzo non è mai arrivato.
manco a dirlo, come ho ritrovato il piccolo libro mi sono rimesso a sfogliarlo e rileggendo alcune poesie
ne ho ritrovata una che sembra sia stata scritta oggi. questa breve lirica, attuale in quanto parla della sofferenza di uomini "neri"che lasceranno terra e affetti per una vita migliore.
Zaniboni ha previsto l'evolversi dei tempi tra i quali il fenomeno dell immigrazione.
poche parole, ma sentite con quali toccanti espressioni tratta l'argomento:
CALVARIO
Carica sulle spalle
la croce
uomo dalla pelle
nera
e cammina verso
il Golgota.
Il tuo sangue
ricadrà su di noi.
g.
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