venerdì 9 settembre 2011

A EMILIO

RICORDO

     
       
      Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
      arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
      il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
      di me, con un terrore di ubriaco.

   Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
      alberi case colli per l'inganno consueto.
      Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
      tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

    EUGENIO MONTALE da "Ossi di seppia"






CIAO! OGGI, A UNDICI ANNI DALLA TUA "PARTENZA",
VOGLIO DEDICARTI QUESTO PENSIERO RICORDANDOTI, 
INSIEME A TUTTI I TUOI CARI, CON TANTO AFFETTO.

G.


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