lunedì 2 aprile 2012

PLATERO E IO.

Due sono i protagonisti di quest'opera, un'opera, come è stato detto, "bella senza abbellimenti", forse la più amata dagli spagnoli fra quelle di questo secolo: il poeta e il suo asino - anzi, l'asino e il poeta - e, come sfondo,il leggendario paesaggio dell'Andalusia. È un libro dolcissimo, pieno di colori e di luci; un'elegia leggera, che narra la storia dell'amicizia, della solidarietà fra l'uomo e l'animale, compagni di viaggi, scorrerie, ricordi, riflessioni; una favola, sì, ma come scrive Carlo Bo nella prefazione a questa sua incantevole traduzione, una "favola che si nutre soltanto e specialmentedi realtà e di conoscenza dell'uomo, di cui l'asino Platero resta il simbolo per eccellenza, così vero, così rassicurante". 





Prefazione dell'autore

"Avvertimento agli uomini che leggono questo libro per bambini"
Questo piccolo libro, dove l’allegria e la tristezza son gemelle, come le orecchie di Platero, fu scritto per…. chissà per chi!....per quelli per i quali noi poeti lirici scriviamo….

“Dovunque ci sono bambini – dice Novalis – esiste un’età d’oro”. Dunque a questa età d’oro, che è come un’isola spirituale caduta dal cielo, si volge il cuore del poeta e ci si trova così bene che il suo più gran desiderio sarebbe di non doverla mai più abbandonare.
 
Isola di grazia, di freschezza e felicità, età d’oro dei bambini: ti possa trovar sempre nella mia vita, mare di dolore; e la tua brezza mi dia la sua lira, alta e, a volte, senza senso, come il gorgheggio dell’allodola nel sole bianco dell’alba.

Madrid 1914
Juan Ramon Jménez 




Juan Ramón Jiménez Mantecón 
 Premio Nobel per la letteratura nel 1956, è stato uno dei più importanti intellettuali della generazione del '98.


 non posso e non devo aggiungere altro a quanto scritto sopra; permettetemi solo una cosa: se vi è possibile leggetelo. da molti anni io l'ho fatto e di "Platero" conservo ancora il dolce ricordo!

buona notte, g.





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