Gentile Signorina,
dall’istande
che vi viddi al balcone dirimpetto,
il mio quore faceva salti dentro il petto.
I
vostri occhi
anno fatto al mio quore un talo effetto
che passo e spasso sotto il balcone come un diretto,
Io lavoro a uno studio di Commercio
Io lavoro a uno studio di Commercio
e percepisco ottanta lire al mese
devo dire che son gobbo e pure Guercio.
Questa sera alle sette passerò
sperando in voi così gendil cortese
mentre mi vergo:
Armando Zilichese.
Greggio signore,
il vostro bigliettino,
scusate come scrivo, là portato
il guardaporto e quello è capitato
che si trovava mio fratello Iggino!
che buttiferio rint a casa!
Perciò vi preco quanto lo farete
Un aldra volta, andare Cautelato
Non giò difficoltà con voi di amoreggiare
Non giò difficoltà con voi di amoreggiare
nu poco e pazienza,
voliatami ascpettare!
voliatami ascpettare!
edernamente vosdra:
mi firmo Carulì de Chiricò
mi firmo Carulì de Chiricò
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