lunedì 16 febbraio 2015

stralci da "ILIADE",

rivista da Alessandro Baricco.





NESTORE:
....quella guerra la vincemmo con un cavallo di legno, immane,riempito di soldati.
La vincemmo con l'inganno, non con la lotta a viso aperto, leale, cavalleresca.





ULISSE ad ACHILLE:
'Amico mio, ti ricordi il giorno in cui tuo padre ti vide partire al fianco di Agamennone?
"Gli Dei ti daranno la forza", ti diceva, "ma tu frena nel petto il cuore orgoglioso."
"Essere miti, questo è essere forti. 
Così diceva, ma tu l'hai dimenticato!"




ACHILLE:
Niente, per me, vale la vita: 
non i tesori che la città di Ilio fiorente possedeva prima,
 in tempo di pace,
 prima che giungessero i figli dei Danai;
 non le ricchezze che, dietro le soglie di pietra, racchiude il tempio di Apollo signore dei dardi, a Pito rocciosa;
 si possono rubare buoi, e pecore pingui e cavalli dalle lunghe criniere;
 ma la vita dell'uomo non ritorna indietro,
 non si può rapire o riprendere, 
quando ha passato la barriera dei denti.





ANDROMACA:
" Era così bello il tuo volto. E ora striscia nella terra, coi bei capelli bruni che, strappati, volano nella polvere......"
"... Il destino ti ha fatto morire lontano da me, 
e questo sarà per sempre il mio dolore più grande: 
non ho avuto per me le tue ultime parole. 
Le avrei tenute strette e le avrei ricordate 
ogni notte 
e ogni giorno della mia vita." 




IL FIUME:
" Avevo visto anni di guerra, 
perchè un fiume non corre cieco in mezzo agli uomini.
E per anni avevo udito lamenti, 
perchè un fiume non corre sordo, dove gli uomini muoiono.
Sempre impassibile avevo portato al mare i bagliori di quella faida feroce. 
Ma quel giorno, troppo fu il sangue, e la ferocia, e l'odio. Nel giorno della gloria di Achille io mi ribellai,disgustato.
....per questo io suscitai un onda altissima.
 E allora mi misi a gridare: 'Lontano da me, Achille,
va lontano da me se vuoi continuare ad uccidere. 
Smettila di riversare cadaveri nelle mie acque bellissime........."
Fermati o vattene! ... mi fai orrore, Achille."




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E' stato un piacere rileggere questa bellissima e immortale opera.
La versione in prosa, 
rivista da Alessandro Baricco, risulta fluida, appassionante, facile e interessante.

L'autore fa parlare i personaggi dell' opera: da Priamo ed Ecuba, Agamennone e Menelao, Paride ed Elena, Patroclo.....
fino a personaggi minori quali Pàndaro e Demòdoco, ecc.  

Dunque, un classico che diventa leggero, scritto bene  e piacevolissimo da leggere o rileggere.




**il volume ( circa 200 pagine), lo trovate presso la nostra fornitissima biblioteca comunale a  Oggiono**





Non vi fate spaventare dal titolo e dall'importanza dell'autore. 
 Leggetelo e mi darete ragione!



ciao,      g.

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