Sul finire della scorsa estate,apparve sui giornali una notizia inaspettata: l' associazioni dei panettieri denunciava la carenza di personale.
Notizia che fa pensare, visto l'attuale periodo di forte disoccupazione.
Evidentemente "il panettiere", come altri lavori manuali, non gode di quel prestigio che può dare il famoso "pezzo di carta" per il quale i "sessantottini" hanno tanto lottato.
questo è anche colpa della nostra generazione. Non siamo stati capaci di far capire ai giovani che qualsiasi tipo di lavoro ha la sua dignità e può dare soddisfazioni in tutti i campi, anche economicamente, e consente di essere stimati ed apprezzati come qualsiasi altra persona.
Certo che se i "modelli" offerti ai nostri giovani si fermano all'effimero successo di qualche calciatore o ai concorrenti del "grande fratello", è difficile immaginarsi imbiancato di farina alle cinque del mattino!
Non ci meravigliamo allora se i muratori sono albanesi o rumeni, se le badanti sono russe od ucraine oppure troviamo un manovale dalla pelle nera.
Dobbiamo renderci conto di quanto cominci ad essere difficile trovare anche un idraulico che sia italiano.
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buona notte a tutti,
g.
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