ecco, Natale è passato. nel cuore rimangono le sensazioni vissute. i gesti di amicizia, lo scambio di auguri ed i sorrisi delle persone incontrate.
Purtroppo, non per tutti sarà stato un giorno felice: un lutto recente, dissidi famigliari, un figlio o figlia che danno problemi, mariti insensibili o peggio, che, approfittando del periodo di vacanza si ubriacano maltrattando chi avrebbe bisogno di affetto e comprensione.
Brutte situazioni che, per chi le subisce, sono motivo di ansia e di apprensione piuttosto che di pace e gioia.
Purtroppo, non per tutti sarà stato un giorno felice: un lutto recente, dissidi famigliari, un figlio o figlia che danno problemi, mariti insensibili o peggio, che, approfittando del periodo di vacanza si ubriacano maltrattando chi avrebbe bisogno di affetto e comprensione.
Brutte situazioni che, per chi le subisce, sono motivo di ansia e di apprensione piuttosto che di pace e gioia.
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Tra le molte belle poesie che parlano del Natale ho scelto questa di Ungaretti che, mi sembra, illustri bene
il desiderio di chi, finalmente, riesce a stare solo, lontano anche dagli affetti che forse lo hanno fatto soffrire e dai quali, forse, attendeva gioie che gli sono state negate.
g.
NATALE di Giuseppe Ungaretti Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare Napoli, il 26 dicembre 1916 |
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