lunedì 26 dicembre 2011

Natale...era già ieri

ecco, Natale è passato. nel cuore rimangono le sensazioni vissute. i gesti di amicizia, lo scambio di auguri ed i sorrisi delle persone incontrate.


Purtroppo, non per tutti sarà stato un giorno felice: un lutto recente, dissidi famigliari, un figlio o figlia che danno problemi, mariti insensibili o peggio, che, approfittando del periodo di vacanza si ubriacano  maltrattando chi avrebbe bisogno di affetto e comprensione.
Brutte situazioni che, per chi le subisce, sono motivo di ansia e di apprensione piuttosto che di pace e gioia.

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Tra le molte belle poesie che parlano del Natale ho scelto questa di Ungaretti che, mi sembra, illustri bene
il desiderio  di  chi,  finalmente, riesce a stare solo, lontano anche dagli affetti che forse lo hanno fatto soffrire e dai quali, forse, attendeva gioie che gli sono state negate.

g.








NATALE

di Giuseppe Ungaretti


Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
 

Napoli, il 26 dicembre 1916

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