venerdì 30 dicembre 2011



" Quando il vecchio orso danzava
e le notti erano dolci,
la cupa zingara guardavo,
ed io, bambino, di paura tremante,
 ormai lontano, in paesi e terre proibite........"


.....e poi, e poi....non mi ricordo più.

Quanto sopra è parte di una "poesia" (?) che avevo scritto, ancora ragazzino, in occasione dell' arrivo in "Piazza mercaa" di un gruppo di saltimbanchi che, disposte delle panche in circolo, eseguivano i loro numeri all'aperto.
Attirati dalla novità, tutti noi ragazzi correvamo a vedere lo spettacolo.
Ricordo, come fosse ora, il "numero dell'orso ammaestrato che, agli ordini di una vecchia donna in costume da zingara, eseguiva goffi movimenti e tentativi di danza al suono di un tamburello suonato dalla zingara stessa.

zingari del Kossovo


Forse perchè era la prima volta che vedevo un orso dal vero, forse l'atmosfera...., non sò..., quel numero mi piacque talmente  da ispirarmi questi pensieri e riuscì a farmi sentire dentro il desiderio di conoscere la bellezza ed il mistero di terre lontane.
 ...e poi, e poi......la vita........ha ridimensionato il tutto, allontanando i sogni per tuffarci  nella quotidiana realtà!

zingari

ciao,
g.











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