Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Conosciamo tutti , fino a questo punto l'Inno di Goffredo Mameli. La seconda strofa, che non viene mai cantata, così continua:
Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
e questa è la terza strofa:
Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti con Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti con Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Certo che dello spirito di Mameli è rimasto ben poco.
Alle finestre del nostro paese , nonostante i ripetuti inviti,
erano ben poche le bandiere esposte: quasi ci fosse paura o vergogna ad esternare l'amore di Patria che, si badi bene, non c'entra coi colori politici o col modo di agire della classe dirigente!
Si tratta invece di amare la terra dove si è nati,
terra dove i nostri vecchi hanno speso anni di lavoro e di sacrificio.
Terra per la cui libertà molti uomini hanno dato la vita.
Terra che, non dimentichiamo è la "nostra " terra:
terra dove i nostri vecchi hanno speso anni di lavoro e di sacrificio.
Terra per la cui libertà molti uomini hanno dato la vita.
Terra che, non dimentichiamo è la "nostra " terra:
una terra che si chiama ITALIA!!!
g.
Nessun commento:
Posta un commento