domenica 28 marzo 2010

pier paolo pasolini- ALLA MIA NAZIONE-


Alla mia nazione
 
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
miss italia 

Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
campioni del mondo

Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.


non mi sembra ci sia molto da aggiungere!
ha già detto tutto P.P.P.!


eppure io la amo questa terra.
amo i suoi colori e la sua bandiera;
le sue opere d'arte e le sue città,
la sua gente così uguale e così diversa.
amo il verde dei boschi
e l'azzurro dei suoi laghi:
la amo e quando ne sono lontano mi manca;
mi manca il cicaleccio  e le sonore  risate della gente.
Ti amo Italia perchè hai dato al mondo grandi uomini:
poeti. inventaori, artisti, religiosi, santi e martiri.
Ti amo Italia perchè sei la terra dove riposano i miei cari:
e dove un giorno, non più vita, anch'io ne sarò parte.


buona notte,     g.

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